Menu principale:
CHI SI CHIEDE COS'E' LA VITA ...
La Vita è ciò che ci accade mentre siamo occupati a fare altri progetti!
CHI NON SA COS'E' LA GIOIA
"Mi addormentai e sognai che la vita era gioia; mi svegliai e mi accorsi che la vita era servizio; mi misi a servire e trovai la gioia"
R. Tagore
CHI NON SA CHE
L'infelicità non è il metro che segna la distanza tua da Dio, ma la tua distanza da te stesso.
CHI NON SA "LASCIAR ANDARE"
Lasciar andare non significa smettere d’aver cura, ma comprendere che non si può agire al posto degli altri…
Lasciar andare non è chiamarsi fuori, ma rendersi conto che non si possono controllare gli altri.
Lasciar andare non è far sì che gli altri imparino dalle naturali conseguenze dei loro atti, ma permettere loro di farlo.
Lasciar andare non è un’ammissione d’impotenza, ma comprensione che il risultato non dipende da noi.
Lasciar andare non è biasimare gli altri o cercare di cambiarli, ma tirar fuori il meglio da se stessi.
Lasciar andare non è giudicare, ma permettere agli altri di essere umani.
Lasciar andare non è mettersi in mezzo a dirigere tutto ma permettere agli altri di compiere i loro destini
Lasciar andare non è non essere protettivi, ma permettere agli altri di affrontare la realtà.
Lasciar andare non è negare, ma accettare.
Lasciar andare non è brontolare, rimproverare o discutere, ma vedere i propri difetti e correggerli.
Lasciar andare non è conformare ogni cosa ai propri desideri, ma prendere ogni giorno come viene avendo cura di se stessi.
Lasciar andare non è criticare o mettere a posto gli altri, ma cercar di diventare ciò che si aspira ad essere.
Lasciar andare non è piangere sul passato, ma crescere e vivere per il futuro.
Lasciar andare è aver meno paura e amare di più.
«Amare è lasciar andare la paura».
CHI NON SA COS'E' L'AMORE
L'amore è paziente,
l'amore è benigno;
l'amore non è invidioso,
non si vanta,
non si gonfia,
non manca di rispetto,
non cerca il suo interesse,
non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell'ingiustizia,
ma si compiace della verità.
Tutto copre,
tutto crede,
tutto spera,
tutto sopporta.
L'amore non ha mai fine.
Paolo di Tarso (S. Paolo)
A CHI NON SA COSA CERCA...
Sono già ciò che cerco.
Qualunque cosa sia ciò che cerco o penso di volere, per quanto possa essere lunga la mia lista della spesa, tutti i miei desideri sono solo un riflesso del mio anelito di tornare a casa.
E casa è l'Uno, casa è la mia natura originale. Casa è proprio qui, semplicemente in ciò che è. Non c'è altro posto dove io debba andare, e niente che debba diventare.
Tony Parsons
CHI PENSA SERIAMENTE CHE IL DENARO POSSA TUTTO
il denaro può comprare una casa ma non un focolare;
può comprare un letto ma non il sonno;
può comprare un orologio ma non il tempo;
può comprare un libro ma non la conoscenza;
può comprare una posizione ma non il rispetto;
può pagare il dottore ma non la salute;
può comprare l'anima ma non la vita;
può comprare il sesso ma non l'amore.
CHI NON SA VEDERE
Un uomo molto povero punisce sua figlia di 5 anni per aver perso un oggetto di valore.
La mattina successiva alla sgridata, la bambina portò un regalo al padre una piccola scatola dicendo: "PAPA' E' PER TE". Il padre era ancora arrabbiato e la sua arrabbiatura aumentò quando, aprendo la scatola, vide che dentro non c'era nulla. Allora in modo brusco le disse: "Non sai che quando si fa un regalo, si presuppone che nella scatola ci sia qualcosa?"
La bimba lo guardò dal basso verso l'alto e con le lacrime agli occhi disse: "PAPA' NON E' VUOTA. Ho messo tanti baci fino a riempirla". Il padre si sentì annientato. Si inginocchiò e mise le braccia al collo della sua bimba chiedendole perdono.
Passò del tempo e una disgrazia portò via la bambina.
Per tutto il resto della sua vita, il padre tenne sempre la scatola vicina al suo letto e quando si sentiva scoraggiato o in difficoltà, apriva la scatola e tirava fuori un bacio immaginario ricordando l'amore che la bimba ci aveva messo dentro.
Ognuno di noi ha una scatola piena di baci e amore incondizionato, dei nostri figli, dei nostri amici e .....credetemi, non ci sono cose più importanti che si possa possedere.
CHI NON SORRIDE MAI: UN SORRISO (P. Faber)
Un sorriso non costa nulla e produce molto.
Arricchisce colui che lo riceve, senza impoverire colui che lo dona.
Non dura che un istante ma il suo ricordo è talora eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno, e nessuno è così povero da non meritarlo.
Creatore di felicità in casa, negli affari è sostegno.
E’ il segno sensibile dell’amicizia.
Un sorriso dà riposo alla stanchezza.
Allo scoraggiamento rinnova il coraggio.
Nella tristezza è consolazione.
E’ l’antitodo naturale in tutte le nostre pene.
Ma è un bene che non si può comprare, né prestare, né rubare poiché ha solo valore all’istante in cui si dona.
E se poi incontrerete talora chi l’aspettato sorriso a voi non dona, siate generosi e dategli il vostro, perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso come colui che ad altri non sa darlo.
CHI NON SA VIVERE L'UNICO MOMENTO VIVIBILE
Abbi cura di questo giorno,
perché esso è la vita,
l’essenza della vita.
Nel suo breve corso giacciono tutte le realtà
e le verità dell’esistenza,
la felicità della crescita,
lo splendore dell’azione,
la gloria del vigore.
Perché ieri non è che un sogno
e domani è solo una visione,
ma l’oggi, vissuto a fondo,
fa di ieri un sogno di felicità
e di ogni domani una visione di speranza.
Abbi ben cura, quindi, di questo giorno.
CHI NON SA PROMETTERE ....
Prometti a te stesso di essere così forte che nulla disturberà la tua mente.
Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza,
amore ad ogni persona che incontri,
di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro,
di guardare il lato bello di ogni cosa,
di lottare perchè il tuo ottimismo diventi realtà.
Prometti a te stesso di pensare solo al meglio,
di aspettarti solo il meglio,
di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.
Prometti a te stesso di dimenticare gli errori del passato
per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro,
di essere sereno in ogni circostanza e
di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri.
di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere,
da non aver tempo per criticare gli altri.
Prometti a te stesso di essere: Troppo Nobile per l’ira
Troppo Forte per la paura
Troppo Felice per farti vincere dal dolore.
Christian L. Larson
CHI PENSA CHE SCUSANDOSI SI CANCELLANO LE FERITE INFERTE.
C'era una volta un ragazzo con un bruttissimo carattere. Era spesso villano e litigioso e non riusciva a mantenere un’amicizia a causa del suo carattere.
Un giorno suo padre gli diede un pacco di chiodi da carpentiere lunghi circa 10 centimetri e molto grossi e gli disse di piantarne uno sul muro del giardino ogni volta che avrebbe perso la pazienza e avrebbe litigato con qualcuno.
Il primo giorno ne piantò 37 nel muro.
Le settimane successive imparò a controllarsi ed il numero di chiodi piantati diminuì. Giorno dopo giorno aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare chiodi. Infine, arrivò il giorno in cui il ragazzo non piantò nessun chiodo sul muro e andò da suo padre a dirglielo.
Suo padre gli disse allora dì togliere un chiodo dal muro per ogni giorno in cui non avesse mai perso la pazienza.
I giorni passarono e infine il giovane poté dire a suo padre che aveva levato tutti i chiodi dal muro.
Il padre condusse allora il figlio davanti al muro e gli disse: “Figlio mio, ti sei comportato bene, ma guarda tutti i buchi che ci sono sul muro. Non sarà mai come prima. Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di cattivo, gli lasci una ferita come questa. Puoi piantare un coltello in un uomo e poi tirarglielo via, ma gli resterà sempre una ferita. Poco importa quante volte ti scuserai, la ferita resterà. Una ferita verbale fa male tanto quanto una fisica. Gli amici sono dei gioielli rari, ti fanno sorridere e ti incoraggiano. Sono pronti ad ascoltarti quando ne hai bisogno, ti sostengono è ti aprono il loro cuore. Mostra con la pazienza e la gentilezza quanto vuoi bene ai tuoi amici.”
I comportamenti sono il risultato delle nostre abitudini. Solo noi possiamo cambiarli e, quando serve, dobbiamo farlo.
CHI NON SA CHE ....
Felicità e infelicità sono contagiose. Quella che finora era una battuta, oggi potrebbe diventare una verità scientifica.
16/07/2010. L’autorevole rivista Wired America riporta una ricerca effettuata da un gruppo di scienziati della Harvard University secondo la quale risulta che tristezza e felicità si trasmettono esattamente come le altre malattie contagiose ma con una differenza: è più facile ammalarsi di tristezza che di felicità.
Se ti mettono vicino un amico felice puoi cambiare umore nell’11% dei casi ma se ti mettono vicino un amico triste, la possibilità raddoppia. E non c’è antitodo…
Dalla ricerca arriva un solo consiglio: sorridiamo tutti e più spesso, non può farci che bene. Ed è finora l’unica medicina possibile.
A CHI VUOLE IMPARARE
Ho imparato... che nessuno è perfetto...
finché non ti innamori.
Ho imparato... che la vita è dura...
Ma io di più!!!
Ho imparato...
che le opportunità non vanno mai perse. Quelle che lasci andare tu... le prende qualcun altro.
Ho imparato... che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte.
Ho imparato...
che bisognerebbe sempre usare parole buone... perchè domani forse si dovranno rimangiare.
Ho imparato...
che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato...
che non posso scegliere come mi sento... ma posso sempre farci qualcosa.
Ho imparato...
che tutti vogliono vivere in cima alla montagna....
Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
Ho imparato... che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.
Ho imparato...
che è meglio dare consigli solo in due circostanze...
quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
Ho imparato...
che meno tempo spreco...più cose faccio.
DEDICATO AGLI INDECISI
Che cosa potremmo fare della vostra vita, se decidessimo veramente di farlo?
Molta gente dice: "Sì, mi piacerebbe prendere una decisione del genere, ma non so proprio come potrei cambiare la mia vita." Queste persone sono paralizzate dalla paura di non sapere esattamente come trasformare i loro sogni in realtà.
Il risultato è che non prendono mai quelle decisioni che potrebbero fare della loro vita il capolavoro che merita di essere. All' inizio non è importante sapere come otterrete un risultato. Quello che conta è che decidiate di trovare una strada, qualunque essa sia.
La formula fondamentale del successo:
1. decidete che cosa volete;
2. agite;
3. osservate che cosa funziona e che cosa non va;
4. cambiate comportamento finché non ottenete quello che volete.
Decidere di ottenere un risultato mette in moto una serie di avvenimenti.
Decidete semplicemente che cosa volete, entrate in azione, imparate da questa esperienza e correggete il vostro comportamento. Allora, creerete la spinta per raggiungere il vostro obiettivo.
Appena vi impegnate seriamente a far succedere qualcosa, il "come" farlo si rivelerà da solo.
La maggior parte di noi non sa nemmeno che cosa significhi prendere veramente una decisione. Non ci rendiamo conto della forza di cambiamento che può essere scatenata da una decisione impegnata e coerente. Il fatto è che in genere molti di noi hanno sempre usato la parola "decisione" in modo così impreciso che essa ha finito per indicare una specie di lista dei desideri.
Invece di prendere decisioni, ci limitiamo ad affermare delle preferenze.
Prendere una vera decisione, per esempio, non è dire "mi piacerebbe smettere di fumare", ma escludere ogni altra possibilità.
In realtà la parola "decisione" deriva dal latino de (che significa da) e caedere (che significa tagliare).
Prendere una vera decisione significa impegnarsi a ottenere un risultato e poi escludersi, tagliarsi fuori da ogni altra possibilità. Quando decidete veramente di non fumare mai più una sigaretta è fatta. È fatta. Non prendete più nemmeno in considerazione la possibilità di fumare.
Se siete una persona che ha già esercitato il potere decisionale in questo modo, sapete esattamente di che cosa sto parlando. Un alcolizzato sa che anche dopo anni di sobrietà, se inganna se stesso pensando di potere bere anche un solo bicchiere, dovrà ricominciare tutto daccapo.
Dopo avere preso una vera decisione, pur dura che sia, in genere proviamo un senso di sollievo. Finalmente abbiamo saltato la barricata! E sappiamo tutti come è bello avere un obiettivo chiaro e preciso. Questa chiarezza vi infonde forza. Con la chiarezza, sarete veramente in grado di ottenere quello che volete dalla vita.
Il fatto è che molti di noi non prendono decisioni da così tanto tempo da essersi perfino dimenticati che cosa voglia dire. Gli si è atrofizzato il muscolo della decisione!
C'è gente che fa perfino fatica a decidere che cosa mangiare per cena.
E, allora, come possiamo ridare tono a questi muscoli? Facendoli lavorare!
Il modo migliore per prendere delle buone decisioni è prenderne di più.
State certi che imparerete qualcosa da queste decisioni, anche da quelle che a breve termine sembrano non funzionare. Convincetevi che saper prendere delle decisioni, come ogni abilità che cercate di migliorare, diventa più facile quante più ne prenderete.
Più spesso prendete una decisione, più vi renderete conto di controllare la vostra vita.
Aspetterete con gioia le nuove sfide e le considererete occasioni per fare nuove distinzioni e portare la vostra vita a un livello più alto.
Non si enfatizzerà mai abbastanza il potere e il valore di ottenere anche una sola distinzione, una sola informazione, che possa essere usata per cambiare il corso della vostra vita.
L'informazione è potere. Da una vera decisione deve scaturire immediatamente l'azione.
Riguardo a tutte le azioni di iniziativa e di creazione, c'è una verità elementare: appena uno si impegna a fondo, anche la Provvidenza si muove.
Johann Wolfgang GOETHE