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data della regressione: 15/04/2000 h 21:00 ca.
Guida: Alexander
Trascrittore: Margarita
Domanda:
Voglio sapere se la mia miopia ha origini psico-somatiche e, se sì, quali sono stati gli eventi scatenanti e come posso intervenire per riportarli alla normalità al fine di aiutare di più gli altri.
1° porta. Chiusa. Bella e robusta. Di vernice nera lucida. Ha una cornice rettangolare. Anzi due, una nella parte alta e una in quella bassa più piccola, circa metà della prima.
Non ha maniglia.
C’è una luce, come di lampada, dietro di me che la illumina parzialmente facendo risaltare il lucido della verniciatura.
Apri la porta ed oltrepassa la soglia. Sei all’interno o all’esterno?
All’interno. C’è buio. E’ notte. Il pavimento è lo stesso che c’è fuori dalla porta. Ben levigato, grigio.
Sei maschio o femmina? Maschio
Quanti anni hai? 5 anni
Descrivi tutto, spazio, persone.
Non c’è nessuno. Sulla destra c’è proprio buio. Sulla sinistra è illuminato un po’.
All’estrema sinistra compare una figura femminile dai contorni chiari ma come vista attraverso un velo bianco, che non tocca il pavimento. Ha un volto bellissimo.
Cosa succede?
Non è una persona, è uno spirito e io sono in ginocchio.
Cosa sono le cose dette o non dette?
Le chiedo “Perché mi hai portato qui?”. Poi inizio a piangere mostrando un grande dolore.
La figura mi dice “Ti sarò sempre vicino” e poi, indicando un’altra figura (con i contorni molto più definiti e i cui piedi toccano il pavimento) che sta comparendo alla sua sinistra, aggiunge “Questa però sarà tua madre adesso”
Vai avanti nel tempo. Cosa vedi? Cosa succede?
Vedo mia madre. Molta sofferenza. Troppa sofferenza. E io non voglio vedere quella sofferenza.
Continuo a piangere e poi alzando la mano destra accarezzo il volto di mia madre (la verbalizzante ovviamente non sa cosa io stia facendo con la mano destra alzata).
Cosa succede?
Ora il mio spirito deve viaggiare e lei mi lascia seguire la mia strada, con tanti sacrifici e rinunce di carattere affettivo. Non devo dimenticare questo.
Così ritornerò alla mia vera madre.
Adesso la luce è dappertutto e si sta bene.
Cosa stai concludendo, dichiarando?
La luce è dello spirito ma l’emozione è solo del corpo fisico.
Noi trasmettiamo a Dio l’amore attraverso la sofferenza.
Senza la nostra sofferenza, lo spirito si crederebbe perfetto mentre solo Colui che ha pensato e creato questo è perfetto. Questa è la Verità!
Lentamente si passa alla seconda porta.
Anche questa è chiusa e rettangolare, di forma simile alla precedente ma interamente di cristallo o di plexiglas. Trasparente. Ha una bella maniglia in bronzo fuso con forma a S coricata:
Apri la porta e varca la soglia. Sei all’interno o all’esterno?
All’esterno. E’ uno spazio grande. E’ giorno ma c’è una luce strana.
In fondo la luce è però molto più brillante.
Sei maschio o femmina? Sono spirito!
Quanti anni hai? Non ho età.
Come sei vestito?
Non sono vestito. E come se fossi una massa di energia a forma di bastone, messo in verticale, di 60/80 cm
Descrivi tutto, spazio, persone. Cosa sta per succedere?
E’ tutto così calmo. Mi stavano aspettando. Sono tante forme di energia come la mia. C’è tanta felicità. Sono contento e sereno. Lo spazio è grande e piatto. Come un campo di calcio.
Non esiste il tempo.
La luce che era in fondo si diffonde anche ai lati e avvolge tutte le forme di energia.
Non posso più andare avanti. Adesso sto perdendo l’identità.
Il mio spirito si fonde con gli altri in un mare enorme. Io sono parte di questo mare.
Quali sono le tue emozioni?
Una domanda mi viene posta dal fondo (la domanda che non ripeto al verbalizzante è: “Li hai amati tutti come ti avevo detto?”) e la mia risposta è “Ho cercato di farlo con tutto il mio cuore”.
Mi viene risposto “Lo so!”
Adesso sto ritornando qui. Sono un po’ deluso.
Ma c’è ancora tanto da fare.
Cosa accade?
Mi arriva un messaggio chiaro:
“La tua miopia adesso è solo fisica. Accettala. Guarisci quella degli altri.”
Poi, la figura che nella prima regressione mi era apparsa attraverso un velo, mi dice:
“Ecco perché ti ho portato qui. Spero che tu abbia capito!”
Cosa sono le conclusioni riguardo a te stesso? Cosa dichiari? Cosa dice il tuo cuore?
Amore. Amore vero.
Di qualsiasi cosa ti viene in mente. Grazie Signora!
Qual è la connessione tra le due porte?
E’ la miopia dello spirito che ti deve preoccupare, non quella fisica.
Qual’è il consiglio?
Posso guarire la mia miopia fisica, se voglio. Ma non è un problema!
Qual è l’ultimo pensiero?
Ancora un ultimo messaggio prima di uscire:
“Se ami gli altri, ami me. Se fai felici gli altri, fai felice me.”